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MARIOBUONAMICIARCHITETTURA

 

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PARCO DELL'INNOVAZIONE
parcheggio multipiano nell'edificio ex-ape

Committente

Comune di Pontedera

Luogo

Pontedera, Pisa

Anno

2013

Gruppo di progettazione

Adolfo Natalini (capogruppo),

Fabrizio Natalini, Carlo Alberto Arzelà, Mario Buonamici, Iacopo Donati, Laboratorio Scarpetti, Enrico Nieri, PT+A engineering, Luigi Aldiccioni, Daniele Aurilio

La struttura del Polo tecnologico è un’area industriale complessa di ampio impatto storico ed urbano per la città di Pontedera e del suo territorio. E' un simbolo forte che ha costituito, costituisce e costituirà un'icona del design e dell’eccellenza industriale italiana e che ha determinato l’assetto territoriale della città. Questo impatto simbolico (ed il suo potenziamento) è l’obbiettivo della proposta progettuale inerente il parcheggio multipiano che si traduce in una infrastruttura leggera, compatibile dal punto di vista ambientale, in grado di valorizzare e rendere riconoscibile un’area di alta formazione e valore tecnologico.
L’infrastruttura ideata permette di delineare una nuova visione e percezione del polo tecnologico, come struttura di sistema unitario con valenza territoriale e urbana. L'elemento base è una cellula con diverse possibilità di aggregazione ed uso. Ogni analisi sul territorio, ogni ricognizione sui luoghi, si svolge in due ambiti: quello spaziale e quello temporale. I luoghi sono diversi da quanto descritto o cartografato: sono stratificazioni di memorie orientate. I luoghi sono anche nodi di reticoli spaziali dove convergono tutte le tensioni dei

contorni, le tensioni di luoghi confinanti, ma anche di luoghi lontani e quasi invisibili. Nella  ricerca di un principio insediativo convergono analisi scientifiche, ma anche emozioni e desideri, come se ai sopralluoghi si aggiungesse un'adesione sentimentale ai luoghi stessi.
L’esagono, matrice generatrice del progetto, è una figura geometrica che stabilisce un legame  con il territorio; è una figura geometrica che ritroviamo anche negli studi compiuti da Andrea da Pontedera e come logo della azienda Piaggio. Nasce così una curiosa associazione “ludica” tra forme del passato e del presente ed anche altre associazioni ne scaturivano, organizzando cellule esagonali in un nido d'ape a crescita illimitata; l'ape operosa e la Vespa e l'Ape dei prodotti più celebri della Piaggio.
La cellula esagonale stirata si compone, si modifica e si assembla in un struttura stellare tridimensionale in divenire, plasmando una nuova infrastruttura, un segno paesaggistico che diviene la nuova facciata del parcheggio multipiano. 

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