TORRIONE DEGLI SPAGNOLI
Realizzazione del collegamento verticale esterno del Torrione degli Spagnoli e sistemazione dell’area esterna
Ente banditore
Comune di Carpi (MO)
Luogo
Carpi (MO)
Anno
2023
Gruppo di progettazione
Mario Buonamici_Architettura (capogruppo)
effe.pi.designlab - Francesco Pallavicini
Il progetto permette di assolvere alla funzione di collegamento verticale di tutti i piani compreso il seminterrato e il mezzanino con il fine, da un lato, di incrementare le via d’esodo e conseguentemente di aumentare il numero dei fruitori presenti contemporaneamente nella struttura, dall’altro, quello di permettere la completa accessibilità anche alle persone diversamente abili; attraverso il collegamento verticale risulta inoltre possibile servire tutti i livelli con le necessarie reti impiantistiche senza compromettere le strutture storiche..
Il progetto indaga le possibilità espressive offerte dal tema dall’ampliamento dell’esistente e del confronto vecchio/nuovo che esso genera. Si è scelto pertanto di “ampliare” il Torrione, accostando un volume elementare, essenziale, “sottile”, fino all’altezza del piano sottotetto.
Il nuovo volume è distaccato dal Torrione con l’obiettivo di non alterare la leggibilità dell’edificio storico, realizzando un manufatto nuovo e autonomo che sia al contempo derivante dal monumento storico ed espressione di contemporaneità; i tagli di luce dall’alto in alto dividono le vecchie strutture da quelle aggiunte.
Un muro di mattoni in laterizio che in modo graduale verso est, modifica, ruotando, la propria partizione per realizzare una cortina leggera e traforata, accentuando la propria atipicità. La trama della superficie, da chiusa e compatta diventa ruvida e sporgente, a volte rientrante come un ricamo, a volte traforata per lasciar
intravedere la vita al suo interno.La ripetizione ritmica della traforatura riesce a trasformare l'elemento massivo e compatto del muro in mattoni in una pelle vibratile e cangiante in grado di esprimere con suadente efficacia il tema della decorazione muraria in un ricercato esercizio compositivo.
Innovazione e tradizione si possono fondere in questo progetto, dalle linee semplici ma dalla spazialità articolata, dove il laterizio da elemento rigido, spesso e pesante, diventa flessibile, sottile e leggero.
Il progetto si rapporta con l’insediamento storico evidenziando che un aspetto dell’architettura contemporanea risieda proprio nell’istituzione, con il contesto, di relazioni privilegiate fondate su un legame che presuppone il riconoscimento delle rispettive specificità.
Il volume del collegamento verticale diviene una vera e propria macchina di controllo della luce e delle ombre, che varia in funzione della collocazione del sole; durante il giorno riflette all’esterno il luccicare dorato del metallo della scale con la luce del sole, e di notte si illumina filtrando ed esaltando il riflesso delle luci interne. In questo modo il fronte del manufatto diviene monumentale ma assume una monumentalità dinamica, secondo ritmi contemporanei; ambigua fra la modernità di un muro in mattoni che si smaterializza trasfigurando la struttura storica imponente del Torrione.