POLO SCOLASTICO SANT'ANNA
scuola d'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado
L’analisi del sistema insediativo circostante e soprattutto la conformazione morfologica del paesaggio ha suggerito l’idea di una sistemazione di spazio costruito e spazio aperto che si adattasse al contesto paesaggistico rispettandone e valorizzandone i propri valori naturalistici.
La conformazione plano-altimetrica dell’area costituisce infatti un elemento essenziale nell’impostazione planivolumetrica di progetto divenendo esso stesso parte essenziale nell’utilizzo e nella funzionalità del polo scolastico in modo da risultare accogliente e aperto alla cittadinanza. Con questo non si è inteso armonizzarsi al contesto secondo tipologie e lessici comuni, bensì creare un luogo che rendesse il nuovo Polo scolastico Sant’Anna fortemente attrattivo non solo nei confronti degli alunni ma anche nei confronti dei cittadini di Bevagna; il complesso deve diventare un commento al contesto nel quale si trova per parlare lo stesso linguaggio dell’ambiente in cui è inserito, che ne viene così valorizzato. Il progetto può essere visto quindi come il modello di città in scala ridotta.
Il polo rientra nel vasto progetto urbanistico del quartiere di Sant’Anna e dei nuclei minori legati alle direttrici delle vie flaminia e perugina. L’area risulta attualmente sconnessa dal restante tessuto urbano; è uno spazio rurale di scarsa densità abitativa, ubicato in posizione periferica rispetto al centro di Bevagna; il contesto presenta i caratteri tipici delle zone territoriali con edilizia prevalentemente residenziale, di modesta volumetria; il contesto paesaggistico è caratterizzato da ampi spazi verdi destinati prevalentemente ad uso agricolo ed il lotto può godere di una vista privilegiata verso il paesaggio circostante.
La previsione del nuovo tessuto connettivo che sarà in grado di collegare il centro storico renderà la via Sant’Anna la direttrice della città come asse ciclopedonale di collegamento tra polo scolastico ed il centro storico.
PROGETTO VINCITORE
1° classificato su 128 concorrenti
Ente banditore
Comune di Bevagna (PG)
Luogo
Bevagna (PG)
Anno
2020
Gruppo di progettazione
Mario Buonamici_Architettura (capogruppo)
con
ing. Claudio Brogi
geol. Tiziana Pugliesi
ing. Elisa Pistelli
studio AZeta s.r.l. P.I. Roberto Gonnelli
effe.pi.designlab - Francesco Pallavicini
Roberto Guerrini
Il progetto vuole tentare pertanto di divenire elemento ordinatore all’interno di un’area in espansione; fulcro attrattore della città in evoluzione. La nuova piazza pubblica, posta su via Sant’Anna, in corrispondenza dell’area di espansione del tessuto edilizio costituisce la cerniera del polo scolastico con il tessuto urbano. Da essa senza limitazioni si possono percorrere tutti gli spazi esterni del lotto di intervento che sono costituiti da ampie zone pubbliche con percorsi pavimentati e a verde; un vero e proprio nuovo centro di socializzazione aperto alla città.
La scuola è occasione per definire un nuovo spazio di integrazione sociale generatore di comunità. La Piazza pubblica, in particolare, spazio di incontro intergenerazionale, comunica il ruolo sociale che si attribuisce all'edificio. La Piazza offre opportunità legate alla mobilità ciclabile inserendosi nei percorsi ciclabili esistenti e potenziandone l'uso. La nuova Piazza di Sant’Anna interagisce con il Polo scolastico diventando un unico spazio fruibile da tutti; un paesaggio attivo che possa divenire la proiezione fisica dei bisogni del cittadino di Bevagna che qui, al di fuori del centro storico, possa trovare nuove forme di socialità.
Il nuovo Polo Sant’Anna si compone essenzialmente di tre volumi organizzati su livelli sfalsati che seguono l’andamento morfologico del terreno. Una grande copertura inclinata disposta parallelamente a via Sant’Anna strada principale disposta lungo l’asse nord/sud diventa segnale di riferimento come portale a scala gigante della nuova scuola. È una grande vela sorretta da un sistema di pilastri in acciaio variamente disposti e cromaticamente cangianti sulle tonalità del verde che filtrano l’illuminazione naturale all’interno.
Una sorta di tenda che protegge i volumi delle scuole e quello dell’auditorium e della palestra divenendo il portale che caratterizza gli ingressi distinti alle varie strutture.