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NUOVA SEDE I.P.S.I.A. "ARCHIMEDE"
scuola secondaria di secondo grado 

Ente banditore

Provincia di  Barletta Andria Trani

Luogo

Andria 

Anno

2022

Gruppo di progettazione

Mario Buonamici_Architettura (capogruppo)

effe.pi.designlab - Francesco Pallavicini

La scuola è composta da un volume principale ad andamento longitudinale su tre livelli che racchiude gli spazi didattici ed altri tre volumi di varie altezze dell’auditorium, della palestra e della biblioteca che si inseriscono perpendicolarmente ad esso. Il progetto è basato in questo modo sull’interrelazione tra spazi funzionali, sistema connettivo, permeabilità delle separazioni, multifunzionalità e rilevanza degli spazi di aggregazione; un sistema integrato composto, in definitiva, per aggregazione di volumi puri e distinti, il principio dell’architettura dentro un’architettura che, compositivamente, crea spazi dotati di funzione propria.

Un sistema di elementi in laterizio traforati che garantisce il livello di confort ideale all’interno delle aule attraverso il controllo della luce solare e dell’aria, connota il fabbricato all’esterno diventando elemento decorativo immediatamente riconoscibile; l’impiego di materiali tradizionali come intonaco e mattoni faccia vista verniciati di bianco, tende a inserire l’edificio all’interno del percorso evolutivo storico dell’architettura mediterranea scandendone le forme lineari e contemporanee.

La conformazione planivolumetrica di progetto della scuola ne garantisce l’utilizzo e la funzionalità in modo che la scuola stessa possa svolgere un ruolo urbano di un vero e proprio centro civico. Si è pensato pertanto che in corrispondenza dell’ingresso principale che avviene lungo via interna limitrofa al parcheggio del centro commerciale si potesse creare una nuova piazza pubblica. La scuola è occasione per definire un nuovo spazio di integrazione sociale generatore di comunità. La piazza, in particolare, spazio di incontro intergenerazionale, comunica il ruolo sociale che si attribuisce all'edificio, diventando un unico spazio fruibile da tutti; un paesaggio attivo che possa divenire la proiezione fisica dei bisogni del cittadino di Andria che qui, al di fuori del centro urbano, possa trovare nuove forme di socialità.

La sistemazione esterna dell’area vuole mantenere gli alberi di ulivo esistenti e le nuove pavimentazioni della piazza e di accesso dal parcheggio di pertinenza si sviluppano seguendo l’orientamento della piantumazione preesistente. Si prevede di utilizzare le siepi campestri per delimitare gli spazi di pertinenza della scuola, evitando l’introduzione di ulteriori materiali per recinzioni di vario tipo con una migliore efficacia per garantire la sicurezza utilizzandoo specie particolarmente fitte.

Tutte le funzioni e gli spazi scolastici risultano quindi distribuiti su vari livelli ma collegati tra loro attraverso il grande atrio centrale, che accompagna e guida l’alunno verso i nuovi spazi di fruizione; vera e propria Agorà interna composta da spazi principali e spazi secondari in cui tutto l’ambiente è unico e fluido, con spazi compenetrati ma autonomi, aree di relax per lo scambio sociale, elementi trasparenti per relazionarsi direttamente con il verde esterno. L’Agorà diventa anche biblioteca; all’interno di questo spazio comune si trovano infatti le zone cui è possibile accedere per la consultazione libera dei libri e zone per la lettura variamente distribuite. Una zona ad un piano ammezzato rende possibile un’area consultazione e lettura dedicata ma è tutto l’interno dell’Agora che si presenta come una vera e propria biblioteca diffusa. La biblioteca scolastica esce pertanto dal suo essere luogo chiuso, e porta la sua presenza in maniera visibile anche negli altri spazi della scuola.

L’auditorium, la palestra e la sala lettura/biblioteca sono accessibili in modo autonomo in orario extrascolastico.

Gli alberi da piantumare al livello del secondo piano (sulla copertura dell’auditorium e della palestra e della terrazza a sud) contribuiscono a generare una diretta interrelazione con l’esterno anche a livello dei piani superiori; il verde in questo modo permette di estendere all’esterno le attività sociali e di relazione oltre a poter organizzare attività didattiche polifunzionali.

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